Introduzione: verità processuale e fattuale
Con “verità processuale” si intende la versione dei fatti emersa durante un processo legale e può essere influenzata da vari fattori come le prove presentate, le testimonianze e le argomentazioni dei legali. La verità processuale non è necessariamente la verità assoluta ma rappresenta la versione dei fatti che è stata accettata dal sistema legale in quel particolare contesto. La “verità fattuale” invece si riferisce ai fatti oggettivi che sono avvenuti nel mondo reale indipendentemente dal processo legale: si tratta di ciò che è accaduto davvero. Verità processuale e verità fattuale non sempre coincidono. Ciò può dipendere da varie ragioni, come errori o limitazioni del sistema legale, testimonianze incomplete o contraddittorie, manipolazione delle prove. Dovrebbe essere compito dei giudici e delle autorità competenti cercare di avvicinarsi il più possibile alla verità fattuale durante un processo legale; purtroppo anche questo non sempre accade. Un triste ed estremo esempio della divergenza tra verità processuale e verità fattuale è quello dei cosiddetti errori giudiziari, la cui conseguenza sono condanne ai danni di persone per crimini che non hanno commesso.
La casistica di errori giudiziari anche gravi è sterminata e la stessa Wikipedia in inglese (ma purtroppo non quella in italiano) ce ne offre una significativa panoramica ordinata per nazione. Soffermandoci sull’Italia impossibile non ricordare la celebre condanna in primo grado a 10 anni di carcere per traffico di droga e associazione di stampo mafioso comminata al popolare e in realtà innocente Enzo Tortora, poi assolto e riabilitato dalla Corte d'Appello. In Europa e in Occidente in generale è solo un esempio eclatante tra innumerevoli, e questo non può che lasciare sbigottititi. I lettori possono trovare un’ampia casistica recente anche sul sito di Innocence Project, un'organizzazione non a scopo di lucro che si impegna a scagionare le persone che sono state ingiustamente condannate. Chi fosse invece appassionato di cinema e oltre alle casistiche concrete volesse approfondire il tema generale dell’incertezza e della relatività della verità in un caso delittuoso, tema qui solo vagamente accennato, potrebbe anche trarre beneficio e diletto dalla visione del capolavoro Rashōmon di Akira Kurosawa, magari seguita dalla lettura di queste riflessioni.
In generale, la chiara consapevolezza della differenza tra verità processuale e verità fattuale, nonché la conoscenza dell’esistenza di una vasta casistica di errori giudiziari talvolta clamorosi, dovrebbero costituire il retroterra culturale minimo di base necessario a chiunque si appresti a scrivere o modificare una pagina enciclopedica dedicata a un caso giudiziario, specie se controverso.
La strage
La strage di Erba è stata un caso di omicidio plurimo commesso a Erba, in provincia di Como, l’11 dicembre 2006; ha suscitato e continua a suscitare grande interesse mediatico ed è considerato uno dei casi più noti e discussi nella storia criminale italiana del nuovo millennio. Nella strage, avvenuta nell’appartamento della famiglia Castagna, persero la vita Raffaella Castagna, il figlioletto di soli 3 anni Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini, uccisi a colpi di coltello e spranga quasi certamente da almeno due individui. Per l'omicidio, anche a seguito di una confessione poi ritrattata, sono stati condannati all'ergastolo i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi, vicini di casa dei Castagna. Nel 2011 la corte suprema di Cassazione ha rigettato i ricorsi proposti dai coniugi Romano, confermando la loro condanna all’ergastolo. Nel 2023 i legali dei coniugi Romano hanno depositato alla Corte d’assise di Como una richiesta di revisione della sentenza.
Dubbi e richiesta di revisione
Negli anni più volte sono state avanzate richieste di revisione del processo, non solo dagli avvocati difensori dei coniugi Romano ma recentemente addirittura da Cuno Tarfusser, un sostituto procuratore generale di Milano che nel solidissimo curriculum annovera anche nove anni come giudice della Corte penale internazionale. Le motivazioni addotte consistono in una serie di elementi che a parere dei richiedenti dovrebbero portare a mettere in dubbio la verità processuale e che sono stati anche il tema sia di alcuni servizi giornalistici delle trasmissione “Le iene” (ad esempio questo) sia delle monografie “Metamorfosi di un delitto” di Stefania Panza e “Il grande abbaglio” di Edoardo Montolli e Felice Manti dedicate al caso. Tra questi elementi spiccano in particolare:
Le innumerevoli incongruenze nelle confessioni dei due coniugi, le modalità con cui furono raccolte, la ritrattazione delle stesse e il fatto che dalla ritrattazione in poi i due hanno costantemente continuato a proclamarsi innocenti
La testimonianza a ridosso dell’evento dell’unico superstite della strage, Mario Frigerio, che in prima battuta non aveva mai menzionato i Romano vicini di casa bensì aveva indicato nel suo assalitore una persona sconosciuta, alta, robusta e di carnagione olivastra; solo dopo molto giorni Frigerio cambiò versione tirando in ballo Olindo
L’assenza della benché minima traccia dei due condannati sulla scena del delitto e di sangue nel loro appartamento dove in teoria si sarebbero poi cambiati
La modalità di rilevamento della traccia di sangue trovata sul battitacco della loro auto, secondo alcuni possibilmente inficiata da contaminazione
Il parere di Azouz Marzouk, padre del piccolo Youssef e marito di Barbara Castagna entrambi massacrati nella strage, che più volte ha esternato la convinzione dell’innocenza dei due coniugi
La presunta incompatibilità fisica e psicologica dei due coniugi con la brutalità degli omicidi
Per quanto riguarda i primi due punti, quelli riguardanti confessioni e testimonianza, è un fatto forse poco noto che esiste un’ampia casistica sia di false confessioni che di falsi ricordi nelle testimonianze, e una voluminosa letteratura in merito che spazia dagli aspetti psicologici a quelli investigativi. Il lettore interessato al tema delle false confessioni può trovare qua e qua una selezione di articoli scientifici ad esso dedicati. Per il tema dei falsi ricordi rimandiamo a questa tesi di laurea e alla vasta bibliografia in essa citata.
Pagina wikipedia
A dispetto di tutte le considerazioni fatte in precedenza, l’incipit della pagina Wikipedia in italiano dedicata al caso è perentorio:
La strage di Erba è un caso di omicidio multiplo commesso a Erba, in provincia di Como, l'11 dicembre 2006. (…)
La strage fu compiuta dai coniugi (…)
“Fu compiuta da”: così è, punto.
Per chi ha scritto o tollerato questo incipit dunque non sussiste il minimo dubbio sul fatto che in questo caso e forse addirittura in generale verità processuale e verità fattuale possano non coincidere; non esistono casi di clamorosi errori giudiziari; non esiste nel caso specifico la mancanza di tracce dei condannati sul luogo del delitto; non esiste l’eventualità di false memorie e false confessioni; non esistono i due condannati che continuano a proclamarsi innocenti; non esistono le richieste di revisione del processo avanzate non solo dalla difesa ma perfino da un magistrato estraneo alla vicenda. Sono le medesime considerazioni che alcuni utenti avanzano a più riprese nella discussione. Particolarmente interessato alla vicenda è l’utente LuxExUmbra, che propone di rivisitare l’incipit come segue:
La strage di Erba è un caso di omicidio multiplo commesso a Erba, in provincia di Como, l'11 dicembre 2006. (...)
Il 3 maggio 2011, la Suprema corte di cassazione di Roma ha reso definitiva la sentenza che ha riconosciuto come autori della strage i coniugi Olindo Romano (Albaredo per San Marco, 10 febbraio 1962) e Angela Rosa Bazzi (Erba, 12 settembre 1963), già condannati all'ergastolo con isolamento diurno per tre anni il 26 novembre 2008 dalla Corte d'Assise di Como, e il 20 aprile 2010 dalla Corte d'Assise d'Appello di Milano che confermò la medesima condanna.
Quello che sta dicendo LexExUmbra è molto semplice ed estremamente sensato: per la strage ci sono innegabilmente due condannati in tre gradi di giudizio, dunque riportiamo l’incontestabile verità processuale terminata con la condanna all’ergastolo dei due imputati ma evitiamo di scomodare la verità fattuale che potrebbe non coincidere con quella processuale. Per rafforzare la sua tesi LuxExUmbra effettua anche una approfondita analisi complessiva delle varie pagine Wikipedia dedicate ad analoghi eventi delittuosi, con vero piglio enciclopedico, proprio quello di cui ci sarebbe bisogno in una enciclopedia “libera e collaborativa”. Il risultato è una sfilza di ben 36 pagine Wikipedia in cui si è fatto lo stesso, ovvero si è citato espressamente la verità processuale senza però confonderla con quella fattuale, soprattutto perché in molti di quei casi la difesa aveva sempre insistito sulla totale estraneità ai fatti degli imputati. Tra le pagina citate spiccano le seguenti:
(…)
LuxExUmbra deve però fare i conti con Ignisdelavega, un gigante di Wikinostra famigerato per il suo forsennato scientismo nonché lo stesso admin che un anno prima aveva spazzato via dalla voce il lungo riferimento alla prima testimonianza di Frigerio, con la fumosa e incomprensibile motivazione “c'è un problema in questa voce”; stavolta Ignis non è d’accordo con le elaborate considerazioni di LuxExUmbra sull’incipit. Con presumibile sollievo di Lux arriva abbastanza incredibilmente in suo soccorso niente di meno che Actormusicus, un baluardo di Wikinostra che abbiamo già incontrato più volte in episodi esecrabili citati in questo blog: del resto è noto che anche un orologio scassato segna l’ora giusta due volte al giorno. Stavolta il nostro amato Actor, con un paio di interventi da cui trapela inequivocabilmente un bagaglio di conoscenze giuridiche di un certo spessore, ha pienamente ragione a dannarsi l’anima per spiegare a Ignisdelavega i concetti basilari di buon senso enucleati in precedenza:
Il fatto storico è che due imputati sono stati condannati per omicidio. La condanna per omicidio implica automaticamente l'accertamento processuale (…) non è una ricostruzione storica (…) Qui siamo di fronte a un caso di cronaca (appunto) del quale non esiste analisi storica ma solo ricostruzione giudiziale. (…)
— Actormusicus
Purtroppo, nei rari casi in cui un adepto di Wikinostra ha un barlume di buon senso, accade che almeno altri due tirino dalla parte opposta, con esiti nefasti che chiunque può intuire. In questo caso specifico a dar manforte al già citato Ignisdelavega arriva il decano di tutta Wikinostra in persona, quel Vituzzu già più volte citato da Wikiperle.
Vituzzu, dall’alto della sua aura di potere e intoccabilità, non ha neanche bisogno di sperticarsi troppo, gli bastano poche lapidarie e apodittiche considerazioni, riassunte ottimamente dalla seguente pietra tombale:
Infatti io ho detto che sono dozzine di altri incipit a dover essere sistemati
— Vituzzu
Sì, avete capito bene! Non è la voce della Strage di Erba a doversi uniformare al consenso raggiunto in altre trentasei pagine. No, sono le altre trentasei pagine a dover essere sistemate come vuole Vituzzu. Lux è sconcertato ma capisce presto il motivo di tanta sicumera: è proprio Vituzzu in persona ad aver cambiato l’incipit in quel modo! Tira già un aria bruttissima, ma questo non impedisce a LuxExUmbra di lottare come un leone almeno con Ignisdellavega, che si distingue per il continuo viscido divagare e il non rispondere mai nel merito. Ecco uno scambio significativo in cui LuxExUmbra chiede quali policy starebbe mai violando:
Scusa, Ignis, mi potresti specificare quale policy sto violando? (…) Se vuoi incolparmi di questo allora ragazzi bisogna anche dedichiate un pochino più di cura nel rispondere.
— LuxExUmbra
E l’amministratore, col classico saltare di palo in frasca per non rispondere:
al di là dell'accettabilità della proposta di incipit (…) Secondo me devi iniziare a occuparti di altre voci in settori del tutto differenti da questo per cominciare ad avere dimestichezza con le policy wikipedia (…) io non invoco la tua incompetenza, io temo il tuo monointeresse.
— Ignisdelavega
Insomma, a guardar bene Ignis non può trovare niente che non possa andare in quella proposta di incipit, semplicemente LuxExUmbra ha approfondito troppo: che si occupi di altro, che diamine!
Il dibattito è chilometrico e il lettore interessato può gustarselo nella discussione. Qua basti dire che l’esito è facilmente immaginabile da tutti coloro che conoscono la metodica di Wikinostra: il processo per utenza problematica ai danni di LuxExUmbra sfociato nel blocco infinito ai suoi danni e la classica immutabilità della pagina in quelle condizioni.
L’abuso delle CheckUser
Per capire però ancora meglio il clima distopico e mefitico degno di una Stasi 2.0 che si respira nella enciclopedia “libera e collaborativa” vale la pena andare a vedere dietro le quinte le vere e allucinanti motivazioni alla base del blocco infinito ai danni di LuxExUmbra che in fin dei conti, pur non ottenendo niente sulla pagina della Strage, era riuscito incredibilmente a lungo con le sue granitiche argomentazioni a tenere testa ai vari admin senza farsi sbattere fuori. La goccia che ha fatto traboccare il puzzolente vaso della già di per sé scarsissima tolleranza di Wikinostra sta in questa votazione per la rinconferma del citato Vituzzu come amministratore di Wikipedia. Per chi non ne fosse al corrente, queste votazioni assomigliano alle alzate di mano di una oligarchia di qualche dozzina di prepotenti con potere assoluto in un regime totalitario: ogni admin vota per la riconferma degli altri, segue un laconico e apologetico commento di accompagnamento tipo il fantozziano “è un bel direttore”1 e via con un altro giro di giostra della casta con i medesimi admin saldi e intoccabili al potere. È rarissimo che qualcuno osi votare contro questi figuri, perché tutti sanno che prima o poi gli costerà carissimo. È proprio quello che accade al nostro LuxExUmbra, non solo per la votazione in sé, ma soprattutto perché ha il coraggio di motivarla raccontando i dettagli di un altro grave abuso che ha subito. Lasciamo parlare l’utente col suo commento:
Contrario alla riconferma. Motivazione: come appurato dalla Ombuds Commission, durante il periodo novembre-dicembre 2019 Vituzzu ha violato le policy svolgendo immotivatamente svariati controlli CU sulla mia utenza. In totale, sono stati svolti 29 controlli in quei due mesi, di cui 20 solo da Vituzzu. Mi sembra corretto per amor di onestà spiegare la questione. (…) A seguito della mia segnalazione, La Ombuds Commission ha stabilito che (…) The Commission has investigated the CheckUser actions performed and finds that the subsequent checks do violate the CheckUser policy.
(…) Se un CU si prende la libertà di effettuare 20 check sulla stessa utenza in poche settimane, senza che ci siano abusi o vandalismi in atto, e nessuno mette fine a questa cosa ma anzi in tutto altri 9 check vengono svolti da altri CU, mi viene il sospetto che non stia funzionando il meccanismo di controllo reciproco
— LexExUmbra
Insomma la Ombuds commission, l’organo che indaga sui reclami relativi alle violazioni della politica sulla privacy su qualsiasi progetto Wikimedia, ha riconosciuto che è stato compiuto un vero e proprio abuso nei confronti di LuxExUmbra, ovvero reiterate CheckUser2 in violazione delle policy Wikipedia da parte di diversi admin di Wikinostra. Avranno costoro non dico preso provvedimenti ma almeno chiesto scusa per questo? Ma neanche per sogno: petto in fuori, niente scuse, riconferma e vai col liscio! E quale potrà mai essere allora lo scontato esito di un tale affronto? Come già detto, il blocco infinito per il povero LuxExUmbra, non prima di essere sottoposto al classico e delirante tiro al piccione da parte di altri colossi di Wikinostra, sia nella pagina di utente problematico che gli hanno aperto, sia nella stessa pagina di riconferma di Vituzzu. A dare le ultime metaforiche coltellate a Lux accorrono tra gli altri gli admin Shivanarayana e soprattutto Gianfranco; è a quest’ultimo che tocca il grande onore di porre la pietra tombale sulla vicenda infinitando LuxExUmbra.
Così è deciso, l’udienza è tolta. E con essa anche la possibilità di collaborare all’enciclopedia con la cultura e il buon senso.
Ultimi sviluppi
Nel gennaio 2024 la Corte d'Appello di Brescia accoglie la richiesta di revisione del processo a Olindo Romano e Rosa Bazzi per la strage di Erba. Queste le dichiarazioni a caldo del sostituto procuratore Tarfusser:
"Io non dico che Rosa e Olindo devono essere assolti. Ho fatto la richiesta di revisione affinchè si rifaccia il processo, perché ritengo che le prove che all'epoca hanno in qualche modo portato alla loro condanna all'ergastolo siano prove che non giustificano la loro dichiarazione di colpevolezza (…) In quindici anni la scienza e la tecnica si sono sviluppate molto di più della giurisdizione, e gettano una luce completamente nuova. Siamo molto conservatori, mentre la scienza e la tecnica fanno passi in avanti (…) La mia soddisfazione è professionale, perché la revisione è un fatto straordinario. Non la ritengo una mia vittoria, penso sia una vittoria per il sistema giustizia perché si apre uno spiraglio per un giusto processo con la rivisitazione di tutti gli elementi posti a carico di Olindo Romano e Rosa Bazzi, che secondo me sono inconsistenti. O almeno di dubbia provenienza."
Con buona pace di chi confonde verità processuale e verità fattuale, indipendentemente da quale sarà l’esito della revisione.
Commento apologetico scritto però da un altro admin! Immaginate una scena di Fantozzi in cui “un bel direttore” viene gridato in coro non dagli umili impiegati sulla difensiva, bensì dai vari Presidente Megagalattico, Catellani, Semenzara, Riccardelli e Cobram per sostenersi a vicenda, magari armati di manganello. Il nun plus ultra della distopia. Ecco, qualcosa di analogo accade su Wikipedia in italiano.
La CheckUser consente ad alcuni admin selezionati di verificare ed eventualmente sanzionare le utenze multiple che violino le policy di Wikipedia; è una funzionalità piuttosto delicata perché potrebbe portare a sua volta alla violazione della privacy
Vi ringrazio per questo efficace riassunto e per avermelo segnalato.
Spero che i lettori di questo sito riescano a dare ampia diffusione a queste informazioni perché, come potranno immaginare, anche in base agli altri articoli che vedo pubblicati, questa è solo la punta dell'iceberg.
LuxExUmbra
Bravissimi, complimenti per le inchieste