A fine ottobre ci eravamo imbattuti in un caso da manuale di censura operato dalla redazione degli amministratori1 di Wikinostra: la cancellazione della pagina di Elena Basile, nonostante alla stessa siano state dedicate voci su Wikipedia in inglese, tedesco e portoghese. Trascorsa qualche settimana una serie di utenti non privilegiati (tra di essi Albi762, Ranzo20, Agilix e HopGrof) particolarmente naif e ignari del modus operandi e dell’inesorabilità dei voleri della cricca aveva ricreato una nuova bozza e dopo vari aggiustamenti l’utente Tuchino aveva infine approvato la richiesta di portare la pagina in ns0. Tutto bene? Ma neanche per sogno! Potrà mai la redazione degli amministratori, cioè il braccio armato del politicamente corretto su Wikipedia, approvare una pagina da loro stessi già cancellata nel recente passato e dedicata a una ex diplomatica di spessore che ha osato esprimere più volte aspre critiche al migliore dei migliori mondi possibili, cioè all’Occidente, alla Nato e a Israele? Ma neanche per idea! Infatti non passano neppure due settimane, giusto il tempo di smaltire le sbornie natalizie, che in discussione si alza un mormorio di diversi amministratori contro l’enciclopedicità della Basile: spicca l’intervento del formidabile Argeste, già brillante protagonista dei casi emblematici di Aranzulla, della Strage di Odessa e di Orsini, il quale suggerisce addirittura di togliere dall’incipit il fatto che la Basile sia una ex diplomatica, cioè l’attività preponderante per distacco del suo curriculum vitae che l’ha vista ricoprire la funzione di Ambasciatrice d’Italia in Svezia e in Belgio:
Faccio perciò notare che in it.wikipedia per riconoscere l'enciclopedicità riteniamo di per sé insufficiente persino possedere lo status di ambasciatore di grado(…) Alla luce di questo, ritengo perciò che tale attività vada rimossa dalla prima frase (…)
— Argeste
È un po’ come se dall’incipit di un chimico o di un fisico spazzassero via la menzione del fatto che è un chimico o un fisico solo perché non ha vinto il premio Nobel, nel caso in cui questo fosse l’unico criterio sufficiente (ma non necessario) in grado di garantire automaticamente l’enciclopedicità di uno scienziato; eppure, se la memoria non ci inganna, la differenza tra condizione sufficiente e condizione necessaria la si impara al più tardi in prima superiore. Una logica ferrea e cristallina cui il nostro amato Argeste ci ha comunque abituati più volte, come quando contribuì a far ridefinire un massacro in un incendio; o forse è solo un malcelato trucco per indurre i suoi compari a manipolare la pagina in modo che nell’incipit sfumi ulteriormente l’enciclopedicità in previsione di una richiesta di cancellazione, invito che infatti l’amministratore Carlomorino non tarda ad accogliere e mettere in pratica. Un piccolo esempio di tecnica da guerra cognitiva in grande stile, modus operandi tutt’altro che inconsueto degli admin di Wikipedia. Nel frattempo il mormorio si espande presto con gli interventi di autentici baluardi di Wikinostra del calibro di Superspritz e Fresh Blood, finché l’ineffabile amministratore Kirk39 può dedicarsi al suo hobby preferito e fare ufficialmente richiesta di cancellazione; sì, proprio, Kirk, il fiore all’occhiello di Wikipedia in italiano per lessico ed educazione che tanto si era battuto (ovviamente con successo, garantito dal suo status di admin) per non far cancellare la paginona di ben due righe e mezzo di tale S.Cofre, una forse astronoma forse cilena che non si sa come si chiami, non si sa dove e quando sia nata e soprattutto non si sa se sia ancora in vita.
La pagina di cancellazione della Basile, per sgombrare il campo dai malintesi e far capire a tutti chi comanda, fa presto vittima di cancellazione del voto e di blocco infinito HopGrof, reo di essersi espresso con abbondanza di argomentazioni per il mantenimento della pagina e spacciato per sock senza uno straccio di CU; poi va in scena un misterioso quanto indicativo psicodramma della censura che vede coinvolto un IP anonimo:
Prima l’IP vota per il mantenimento della pagina
Poi l’ineffabile amministratore Friniate senza alcun riguardo gli cancella voto e commento perché a suo dire sarebbe un infinitato in evasione, in base a quali indizi o prove non è dato saperlo
Poco dopo ancora Friniate ci ripensa e reverta la sua stessa cancellazione con una motivazione oscura e demenziale (“compromesso per evitare polemiche”… ma che diavolo significa?)
Infine di nuovo l’IP, forse a causa di una qualche allusione per email dietro le quinte da parte di qualche admin che ne ha intuito l’identità, ci ripensa a sua volta e annulla il suo voto striccando il suo stesso commento, con motivazione altrettanto oscura (“spiego perché (…) stricco il mio mantenere per togliere ogni problema a chi vorrà chiudere questa discussione”, una frase criptica che non spiega proprio un bel nulla)
Queste manfrine bastano e avanzano a far capire in che mani è Wikipedia e quale clima intimidatorio si respiri quando gli amministratori hanno deciso di voler imporre il loro POV, in questo caso la damnatio memoriae ai danni di una personalità autorevole, critica e non allineata. A quel punto la pagina di cancellazione diventa una vera ode di Wikinostra e in una specie di chiamata alle armi in crescendo rossiniano (altrimenti detta campagna, probabilmente per mezzo di una qualche mailing list privata e occulta degli admin) intervengono per la cancellazione a ranghi compatti gli amministratori .mau., TrinacriaGolem, Carlomorino, gli stessi Friniate e Kirk39, Alkalin, Valepert, Bramfab, LittleWhites, Ceppicone e Actormusicus, altro formidabile protagonista già incontrato più volte in questo blog e che anche in questo caso non vuole lasciarsi scappare l’occasione di mostrare di che pasta intellettuale è fatto:
Come disse qualcuno una volta «un blog sul FQ non si nega a nessuno». Il resto niente di rilevante
— Actormusicus
Un IP anonimo non resiste alla tentazione di riprenderlo come merita:
La Basile non ha un blog sul Fatto Quotidiano. Le "Note per la discussione" qui sopra dicono "Leggi la voce prima di commentare". Il brutto di una PDC su un personaggio noto a tutti è che la gente commenta senza nemmeno aver letto la voce
Carissimo IP, non lo sai che gli amministratori non sono lì per leggere ma per attuare con fredda e inesorabile determinazione un qualcosa che assomiglia dannatamente a un’agenda politica? Lo dimostrano i numeri: il 100% degli admin intervenuti è a favore della cancellazione, una plebiscito tale da superare perfino i sogni più mostruosamente proibiti del Partito del Lavoro in Nord Corea, che gode del “solo” 88% dei seggi in parlamento. Veramente curioso che un personaggio che gli amministratori insistono nel voler spacciare all’unanimità per insignificante porti però a scomodarsi molti di loro in prima persona; curioso anche che diversi di loro sono o siano stati addirittura membri di spicco di Wikimedia Italia (Argeste, .mau., Valepert, senza dimenticare lo stesso M7 non accorso alla votazione ma già intervenuto criticamente ai tempi della bozza per tracciare con la spada della sua autorità il solco del destino della pagina). Ma sicuramente anche questo è soltanto un caso.
Se gli amministratori sono tutti all’unisono per la cancellazione, in maniera uguale e contraria tutti gli utenti registrati “normali” intervenuti nella votazione (Gigi Lamera, Avemundi, il Tuchino, BiecoBlu, Agilix e Giaka) si esprimono invece per il mantenimento, due unanimità diametralmente opposte che lasciano esterrefatti; ma gli utenti normali niente possono contro la maggioranza della falange degli admin i quali, poco prima del fotofinish, reclutano “per strada” un IP anonimo, più probabilmente l’ennesimo admin sotto mentite spoglie o un loro tirapiedi al momento bloccato, in quello che sarebbe un perfetto esempio di meatpuppeting, altro abuso proibito su Wikipedia. Proprio grazie al provvidenziale voto cancellazionista di questo IP gli admin raggiungono la fatidica maggioranza del doppio e trionfano per 12-6, successo ottenuto ricordiamolo anche cancellando due voti favorevoli al mantenimento. In coda alla votazione c’è spazio per l’ennesimo episodio di censura: un altro IP anonimo, regole di Wikipedia alla mano, fa notare a Kirk la fallacia della sua argomentazione cancellazionista:
"non rilevo alcun elemento particolare per poter pensare che la Basile possa essere ritenuta enciclopedica". Questo è un caso chiaro di Aiuto:Motivazioni da evitare nelle procedure di cancellazione: "non è enciclopedica", "non è rilevante". Sono sicuro che Kirk sarà d'accordo: parafrasandolo (qui sotto), "il fatto è che è in pdc, e bisognerebbe dire perché [non] sarebbe enciclopedica"
Il solito Friniate cancella il commento e poi, in un afflato di grande trasparenza, nasconde addirittura il motivo della cancellazione
Conclusa la votazione con lo scontato successo della linea degli admin, l’onore di porre il triste epitaffio su questa vicenda tocca all’amministratore Parma1983, mansueto burocrate delle cancellazioni: la pagina della Basile viene cancellata per l’ennesima volta, forse irrimediabilmente. Un altro episodio emblematico che ci riporta al caso Orsini: lì la furia cancellazionista degli amministratori dovette riciclarsi obtorto collo in manipolazione denigratoria, per poi comunque ottenere alla fine lo stesso risultato sotto forma di oscuramento della pagina; stavolta invece è servita una chiamata alle armi di ben 11 admin (più forse un dodicesimo sotto mentite spoglie) per una votazione compatta. La triste conseguenza di questo spettacolo da baraccone, come successo ad esempio oltre che per il già citato Orsini anche per Paolo Barnard, è che un’altra voce critica contro la deriva dell’Occidente è stata scientemente e inesorabilmente spazzata via da Wikipedia in italiano da una cricca di intoccabili. Questo quando invece altre personalità sicuramente non più enciclopediche della Basile ma del tutto allineate al mainstream conservano la loro bella paginina su Wikipedia senza che i nostri admin battano ciglio.
Veramente libera, collaborativa e soprattutto neutrale questa enciclopedia!
Quella che in teoria non dovrebbe esistere perché… ce lo dice la stessa redazione degli amministratori. Oste, com’è il vino?